ASSEMBLEA PUBBLICA CONTRO CHIUSURA CENTRI SALUTE MENTALE
Comunicato stampa del 1 giugno 2012
La chiusura dei centri di salute mentale porterà a un incremento dei ricoveri coatti e porrà fine al concetto stesso di cura sul territorio, alla quale ci si vuole ispirare per un nuovo modello di sanità. E’ l’allarme lanciato da associazioni, operatori, sigle sindacali del settore ed esponenti delle istituzioni locali nel corso dell’assemblea pubblica ‘La salute mentale bene di tutti’, svoltasi nella sede dell’Istituto per gli studi filosofici di Napoli. Il motivo del contendere è la delibera n.767 del 27 aprile 2012 del commissario straordinario della Asl Napoli 1 Centro, Maurizio Scoppa, che ha per oggetto la "rimodulazione del Dipartimento di Salute mentale", attraverso la creazione di cinque unità complesse denominate ‘Assistenza psichiatrica territoriale, ospedaliera, riabilitativa, preventiva e penitenziaria’ e la scomparsa delle attuali dieci unità operative di salute mentale (Uocsm). In virtu’ della delibera, a partire da oggi saranno chiusi i servizi territoriali di salute mentale h24 e sarà modificato totalmente il sistema delle emergenze e urgenze psichiatriche con l’istituzione di un Servizio di consulenza psichiatrica, un vero e proprio pronto soccorso psichiatrico di antica memoria, costituito da un medico psichiatra e da un infermiere, funzionante nelle ore notturne e diurne festive. Per gli organizzatori dell’assemblea il provvedimento è "in contrasto con tutte le vigenti normative nazionali e regionali e in violazione di tutti i diritti contrattuali e di tutte le garanzie in materia di tutela della salute e della sicurezza degli operatori e dei pazienti". Dall’assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli, Sergio D’Angelo, arriva il sostegno e l’appello a "unire le forze per una battaglia che vede in ballo molto di più del salvataggio di un sistema di servizi. Non si può infatti sopportare un’idea della sanità che vede i diritti scambiati a buon mercato con soluzioni più economiche". Il coordinatore regionale di ‘Libera’, Tonino Palmese, sottolinea come "la salute mentale venga trascurata perchè non fa mercato come altre patologie" e si impegna a "coinvolgere persone con disturbi mentali nel lavoro delle ‘fattorie sociali’ che fanno capo all’associazione". Il presidente regionale dell’Ordine degli psicologi, Raffaele Felaco, assicura il proprio sostegno alla battaglia degli operatori del settore e fa notare come "insieme ai servizi di salute mentale stiano scomparendo anche le Unità operative di psicologia clinica territoriale, unico avamposto sul territorio per i bisogni di benessere psicologico dei cittadini". Nel riconoscere l’importanza del ruolo della cultura psicologica, il moderatore dell’assemblea, Fedele Maurano dell’Associazione italiana residenze salute mentale, auspica che a partire da queste difficoltà possa nascere una collaborazione più intensa con la professione.
Ufficio stampa
Elio Tedone
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Ultimo aggiornamento
1 Giugno 2012, 00:00
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