La decisione del Tribunale dei Minorenni di Napoli, che ha disposto un provvedimento di sospensione dell'esercizio della responsabilità genitoriale, con collocazione in una casa famiglia fuori regione, nei confronti dei genitori di sei bambini, di età compresa tra 3 e 14 anni appartenenti a famiglie, figli di camorristi, ha acceso la discussione sull'opportunità o meno di togliere i figli ai boss. Sul tema il quotidiano Roma ha intervistato Antonella Bozzaotra, presidente dell'Ordine degli Psicologi della Campania: «Tutti pensiamo che la cosa migliore sia vivere in famiglia, ma chiediamoci in quale famiglia. Non possiamo nascondere che questi interventi avvengono dove c'è già sofferenza, perché il giudice interviene dove la funzione genitoriale è svolta in maniera socialmente inaccettabile, in situazioni al limite della legalità. Prevale ancora l'idea che i figli siano di proprietà dei genitori e quando gli inteventi del giudice contrastano con questa idea si scatenano discussioni e polemiche» LEGGI TUTTO