L'omosessualità non è una malattia. Unendosi allo slogan scelto dagli organizzatori, l'Ordine degli Psicologi della Campania aderisce al Benevento Campania Pride per affermare la parità di genere e chiedere la piena attuazione di tutti i diritti, tra cui la possibilità di costituire una famiglia anche tra persone dello stesso sesso. Gli psicologi campani domani scenderanno in piazza per partecipare al "corteo arcobaleno", che partirà alle ore 15.

Dopo oltre 40 anni dall’eliminazione dell’omosessualità dalla lista dei disturbi mentali, avvenuta nel 1973, si riscontrano ancora atteggiamenti poco illuminati nei confronti delle questioni riguardanti la sessualità e l’orientamento sessuale, come i rigurgiti sessisti, le pratiche discriminatorie e il pensiero stereotipato. L'Ordine degli Psicologi ha sempre assicurato il proprio impegno concreto su questo fronte per contribuire a eliminare le discriminazioni e garantire il rispetto dell'individuo, al di là dell'orientamento sessuale.

L'ente campano è stato infatti tra i primi a codificare le Linee guida per la presa in carico di persone omosessuali, stabilendo che “lo psicologo non può considerare l'omosessualità come una patologia, ma deve necessariamente concepirla come una varietà naturale dell'espressione erotica ed affettiva, onde evitare di esporre persone che abbiano un orientamento omosessuale ad un eventuale aumento del disagio emotivo”.

“Siamo ancora una volta dalla parte dei diritti, dell’inclusione e della parità di genere – dice il presidente dell’Ordine, Antonella Bozzaotra – convinti che ogni differenza rappresenti una ricchezza per la società. Rinnoviamo il nostro impegno a prenderci cura dell’individuo e a scacciare i ‘fantasmi’ della discriminazione e del sessismo”.

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