COMUNICATO STAMPA – Ordine Psicologi Campania dedica 25 novembre a Baldry con convegno e spettacolo
Una donna che durante la sua vita ha lottato per la tutela delle altre donne, con competenza, coraggio e un pizzico di sana follia. E' questa l'eredità lasciata da Anna Costanza Baldry, un antesignana e un punto di riferimento nel contrasto alla violenza di genere, prematuramente scomparsa lo scorso marzo.
L'Ordine degli Psicologi della Campania sceglie di dedicare a lei la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne con due appuntamenti in programma il 25 novembre. Dalle 16 alle 19, presso il complesso monumentale di San Severo al Pendino (via Duomo, 286), si terrà il convegno dal titolo 'Ricordando Anna Costanza Baldry'.
Sarà un'occasione per condividere il lavoro svolto negli ultimi 20 anni da Baldry, premiata dal presidente Mattarella nel 2015 con l'Ordine al Merito della Repubblica per aver combattuto ogni forma di pregiudizio e aver contribuito a ridare dignità alle donne vittime di violenza, anche attraverso la prevenzione. La psicologa e criminologa nata a Londra aveva studiato a Roma e nel Regno Unito, prima di diventare docente associata all'Università della Campania 'Luigi Vanvitelli' e consulente Onu, Osce e Nato sul fenomeno della violenza di genere. Si deve anche al suo impegno l'approvazione della legge sugli 'orfani speciali', i figli che hanno perso la mamma in seguito a un episodio di femminicidio commesso dal padre. Oltre agli interventi istituzionali, sono previsti i saluti di Francesca Baldry, sorella di Anna Costanza.
Alle 20 nello Spazio comunale Piazza Forcella (via Vicaria Vecchia, 23) andrà in scena lo spettacolo 'Sirene, Signore e Signorine', ideato e curato da Marina Rippa per l'associazione Femminile Plurale, in collaborazione con l'Ordine e con l'assessorato alla Cultura del Comune di Napoli.
Una performance che racconta il vissuto di donne che hanno scritto alcune delle pagine più importanti della storia di Napoli: figure leggendarie, mitologiche e reali, artiste, sante, regine, donne colte o del popolo, studiate e incarnate a seconda della corrispondenza con il temperamento dell'attrice che ne vestirà i panni. Saranno 18 le protagoniste in scena, tutte non professioniste, napoletane o campane, che interpreteranno personaggi come Diana De Rosa, Adriana Basile, Giovanna I d'Angiò, Maria D'Avalos, la Sirena Partenope, Bernardina Pisa, Santa Restituta, la Madonna delle scarpette e quella bruna del Carmine, Maria Lorenza Longo, Maria Paris.
"E' uno spettacolo ideato per il Napoli Teatro Festival – spiega Rippa – un progetto speciale del laboratorio 'La scena delle donne'. Attraverso il teatro lavoriamo sulla consapevolezza delle donne e sulla loro possibilità di esprimersi in maniera artistica, due aspetti che aiutano le donne anche a riconoscere la violenza nelle situazioni quotidiane e a non accettarla".
"Dall'analisi dei dati diffusi in questi giorni – sottolinea la presidente dell'Ordine, Antonella Bozzaotra – emerge un preoccupante incremento del fenomeno, che ci conferma la necessità di essere presenti e testimoniare quotidianamente l'impegno delle psicologhe e degli psicologi nel contrasto alla violenza sulle donne".
Ultimo aggiornamento
22 Novembre 2019, 00:00
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