OPRC – Ordine Psicologi Regione Campania

COMUNICATO STAMPA – Psicologi e Avvocati insieme per tutelare Diritto a Identità

Mettere al centro l'essere umano nel bilanciamento tra il diritto dell'adottato a conoscere le proprie origini e quello dell'anonimato da parte della madre. E' questo uno dei temi al centro del convegno dal titolo "Il diritto all'identita' ed a conoscere le proprie origini", organizzato dall'Ordine degli avvocati di Napoli e dall'Ordine degli Psicologi della Campania in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani e dell'anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, proclamata dall'Assemblea generale della Nazioni unite nel 1948. La tavola rotonda, che si è svolta nella Biblioteca 'Alfredo De Marsico' di Castel Capuano, ha rappresentato un momento di riflessione dal punto di vista giuridico, sociologico e psicologico su una tematica delicata e di grande attualità e sulla quale di recente si è pronunciata la Corte costituzionale, dopo la condanna dell'Italia da parte della Corte europea per i diritti dell'uomo sul caso Godelli. "La Consulta ha inserito un elemento di novità in questo ambito – spiega l'avvocato Mariangela Avolio, componente della Commissione di Diritto dell'Ue e internazionale del Consiglio dell'Ordine – con la possibilità per il giudice competente di convocare la mamma che abbia chiesto di esercitare il proprio diritto all'anonimato al momento del parto e accertare se persista da parte sua questa volontà o se voglia rispondere alla richiesta del ragazzo di conoscere l'identità della madre". In questo modo il figlio vedrebbe garantito il proprio diritto ad acquisire informazioni fondamentali sulla propria identità, facendo luce sulle proprie origini e arricchendo così la conoscenza di se'. Per il presidente della Corte d'Appello di Napoli, Antonio Buonajuto, "occorrono nuove leggi, soprattutto in Italia, ma questo passo indietro ci consente di maturare meglio sul possibile bilanciamento tra diritti di pari grandezza, come l'identità personale, estesa alle origini, e quelli tradizionali dei genitori adottivi oggi e dei genitori biologici domani, nei casi di fecondazione eterologa".

Una tematica che coinvolge anche gli psicologi, che "si misurano quotidianamente con il diritto alle origini – sottolinea il presidente dell'Ordine, Antonella Bozzaotra e al lavoro da svolgere affinché il bambino che ha subito un abbandono abbia diritto a una famiglia nella quale ricostruire le proprie radici e la propria identità". Il concetto del diritto alle origini, riflette Bozzaotra, "è legato alla tutela dei diritti sociali, che spesso vengono negati, come quello alla salute, al lavoro e ai servizi. Violare questi diritti significa mettere a repentaglio lo stesso diritto alle origini per i bambini adottati nelle famiglie italiane e che non possono crescere in un contesto che offra i servizi fondamentali". Anche dal punto di vista psicologico, l'identità "è una condizione in continuo mutamento – precisa il vicepresidente dell'Ordine degli Psicologi, Lucia Sarnoperché si configura attraverso continui scambi osmotici tra interno ed esterno. L'identità si fonda su elementi costitutivi fissi, come l'essere italiano, e quelli che si consolidano nel tempo e, più cresciamo, più diventeranno originari, come l'aver conseguito una laurea". La nostra storia identitaria riassume ciò che siamo stati e ci prepara a ciò che ci attende, ma "la cosa più straordinaria – conclude Sarno – è che questo processo ci vede impegnati attivamente, in quanto possiamo sempre intervenire passando dall'identità dell'io all'identità dell'io voglio".

Durante il convegno è stato proiettato un fotoreportage realizzato dall’associazione Apurimac Onlus sul progetto “In documentati”, attraverso cui la stessa associazione, in collaborazione con le istituzioni locali peruviane, ha fatto fronte ad un’esigenza di carattere nazionale quale è l’iscrizione nei registri di nascita di quella parte della popolazione andina che si trovava senza il documento nazionale di identificazione. La giornata si è conclusa con una tavola rotonda su “Le Adozioni internazionali e il diritto all’identità”, nell’ambito della quale i relatori hanno affrontato dal punto di vista giuridico l’istituto delle adozioni internazionali e la normativa che lo regola e hanno approfondito il ruolo degli enti autorizzati quali intermediari tra la coppia adottiva ed il paese d’origine del bambino adottato.

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Ultimo aggiornamento

10 Dicembre 2014, 00:00

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