Dalla violenza al femminicidio, alla Campania il primato nazionale
Felaco: "Atti vergognosi, superato ogni limite"

Comunicato Stampa del 16/05/2013
"Nel Paese del cattolicesimo e della famiglia per antonomasia, si e’ superato ogni limite. Ora sta cambiando qualcosa nella mentalità, ma resta ancora molto da fare". Il presidente dell’Ordine degli Psicologi della Campania, Raffaele Felaco, parla a una platea tutta femminile introducendo l’appuntamento ‘Contro la violenza sulle donne‘, organizzato dall’Ordine per discutere di un fenomeno tornato ancora più attuale dopo gli ultimi due casi di cronaca che hanno coinvolto una ragazza di 20 anni picchiata con calci e pugni nel Casertano e una 40enne presa a sprangate dal suo uomo ad Avellino.

"La fragilità maschile in questo momento ha toccato il minimo storico nel Paese – aggiunge Felaco – e nei casi patologici può portare alla violenza sulle donne per quei maschi incapaci di tollerare l’affermazione del se’ per la propria compagna". La situazione di crisi economica e l’incertezza lavorativa "alimentano la risposta violenta in queste persone". Violenza che può sfociare nel femminicidio, un "atto vergognoso", che vede la Campania al primo posto in Italia con 15 casi nel 2012, 9 dei quali solo a Napoli.

Al di là delle cifre negative, Felaco sottolinea che qualcosa sta cambiando nell’approccio della società, "nonostante la politica sia in uno stato alterato di coscienza, in una sorta di trans ipnotica".

Nel corso dell’incontro sono stati presentati i risultati del progetto ‘Osservatorio sulla violenza alle donne’, coordinato dalla psicoterapeuta Carolina Riccardi, che ha coinvolto nella sua indagine i 17 Centri antiviolenza della Campania. Il quadro che emerge dallo studio è preoccupante: 10 dei 17 Cav sono gestiti in autonomia da associazioni e volontari, che in alcuni casi non hanno neanche gli spazi per accogliere ed ospitare le donne che scelgono di cambiare vita. Mancano quindi le risorse, le strutture, ma anche la possibilità di offrire la formazione adeguata al personale. Una situazione paradossale, visto che alcuni centri ricevono anche 20 telefonate al giorno da parte di donne che chiedono assistenza legale e psicologica. Anche la dislocazione sul territorio regionale mostra delle forti criticità: a fronte dei nove Cav presenti nel Napoletano, ce n’è uno per tutta la provincia di Avellino, uno per Benevento e due per Salerno.

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