PROTOCOLLO D’INTESA ORDINE PSICOLOGI-CONSOLATO PER FAVORIRE INTEGRAZIONE COMUNITA’ BIELORUSSA
Comunicato stampa del 20 giugno 2012
Favorire l’integrazione socio-culturale della comunità bielorussa residente sul territorio regionale e dei cittadini della disciolta Unione sovietica. Questo il senso del protocollo d’intesa sottoscritto tra il Consolato onorario della Repubblica di Bielorussia e l’Ordine degli Psicologi della Campania.
Un accordo che nasce dall’esigenza di predisporre risposte più efficaci e mirate rispetto al fenomeno dell’ immigrazione e dell’incontro tra culture diverse. Il Consolato e l’Ordine si impegneranno in attività di monitoraggio, supervisione e individuazione dei bisogni espressi dalla comunità bielorussa, nonché di progettazione e realizzazione di interventi psicologici nel sociale.
“I bisogni espressi dai cittadini bielorussi sono complessi e molteplici – dice il segretario generale del Consolato, Carmine Zaccaria – in particolare il disagio è legato allo sradicamento e alla mancanza di reti formali e informali, che comportano un sentimento di provvisorietà”. I casi che generano più frequentemente stress psico-emotivo riguardano i problemi di adattamento alla cultura occidentale e quelli legati ai ricongiungimenti familiari e ai disagi nell’ottenere un permesso di soggiorno.
Per queste e altre problematiche, il protocollo avrà un immediato riscontro pratico: già da domani sarà attivo uno sportello telematico sul sito dell’Ordine (www.psicamp.it), dove poter richiedere una consulenza on line in lingua italiana e russa.
“Sentiamo la responsabilità sociale del mandato che la società attribuisce alla nostra professione – spiega il presidente dell’Ordine degli Psicologi della Campania, Raffale Felaco – per questo stiamo sottoscrivendo accordi con istituzioni, cittadini e associazioni, offrendo un servizio all’avanguardia anche per coloro che hanno difficoltà a rivolgersi ai professionisti”.
Durante la conferenza stampa si è discusso delle problematiche legate all’identità, in una società caratterizzata da dimensioni multiculturali. Accogliere un migrante, hanno fatto notare i relatori, vuol dire anche predisporre nuovi spazi d’identità per queste geografie negate, dove sia possibile integrare la memoria e l’origine con il futuro e l’acquisizione del nuovo, fino a comporre una storia interiore unitaria e non frammentata.
In veste di rappresentante della comunità, ha preso parte all’incontro anche Tatiana Pumpuleva, vicepresidente dell’Istituto di cultura bielorussa ‘Mark Chagall’ e presidente dell’associazione ‘Bellarus’. Il protocollo prevede infatti che siano messe a disposizione le strutture connesse al Consolato, tra cui l’Istituto di cultura russa ‘Michail Lermontov’, l’Istituto di cultura ucraina ‘Taras Shevchenko’, la Fondazione Lermontov, oltre che lo stesso Istituto Chagall. Il Consolato e l’Ordine si sono detti favorevoli all’avvio di un percorso di collaborazione finalizzato alla realizzazione di eventi culturali rivolti ai cittadini italiani e bielorussi.
Ufficio stampa
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Ultimo aggiornamento
20 Giugno 2012, 00:00
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