Carə Collegə, cara collega, caro collega,
volge al termine un 2022 che, quanto a complessità e cambiamenti, non ha nulla da invidiare ai precedenti. Dall’incertezza del Covid-19, alla tragica certezza della guerra in Ucraina, fino al cambio di Governo avvenuto pochi mesi or sono.
Cambiamenti che per alcuni versi possono minare un’idea di stabilità, rendendo i confini sfumati, difficilmente percettibili o, in casi opposti, estremamente rigidi.
Stravolgimenti che, su piani diversi, coinvolgono anche la nostra professione. Basti pensare al complesso passaggio previsto dalla L. 163/21 “Disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti” che ci ha visto partecipi, insieme con le Università del territorio, nella riformulazione dei piani di studio e nella definizione di una serie di attività che, a partire dal prossimo anno, renderanno i nostri percorsi formativi professionalizzanti ed abilitanti, al pari di altre professioni sanitarie.
Ma il 2022 è anche l’anno che ha visto all’attivazione in Campania del Servizio di Psicologia di Base, primo in Italia, con la fase transitoria oramai in pieno avvio e con l’osservatorio regionale già costituito per la realizzazione dei primi corsi abilitanti.
Al tempo stesso con il nostro protocollo OPRC – Regione Campania abbiamo già erogato oltre 2500 colloqui di consulenza a sostegno delle famiglie con minori del nostro territorio.
Di parole per aggiornarvi ne abbiamo spese, quest’anno, nelle oltre 60 newsletter che trovate pubblicate sul nostro portale oprc.it.
Non ci resta allora che un augurio.
Che tutte e tutti possiate ritrovare la vostra dimensione di desiderio.
Uno luogo da cui partire intercettando le “ferite invisibili”.
Uno spazio dove il conflitto non diventi violenza.
Un tempo dove la fragilità diventi prezioso strumento di crescita individuale e collettiva.