Carə collegə, cara collega, caro collega
i disturbi dell’alimentazione rappresentano una delle principali criticità di salute pubblica in Italia. Ogni anno, si stimano per i DA circa 4.000 decessi a causa delle relative complicanze, classificandosi come la seconda causa di morte tra i giovani al di sotto dei 25 anni. Sebbene l’età media di esordio si attesti intorno ai 15 anni, osserviamo con preoccupazione una tendenza decrescente, con casi che emergono già in bambini in età prepuberale.
In questo contesto, si riconosce l’importanza di offrire agli psicologi una guida di riferimento. A tale scopo, queste linee di indirizzo, pur ispirandosi alle ufficiali linee guida nazionali del Ministero della Salute, si propongono come un complemento aggiornato e specifico, caratterizzandosi per la loro praticità e accessibilità.
Tenendo conto delle recenti evoluzioni nel campo, come gli aggiornamenti del DSM (2015 in Italia) e l’impatto della pandemia da Covid-19 sulla diffusione dei DA, questo documento aspira a fornire agli psicologi uno strumento attuale e facilmente consultabile. Per dettagli approfonditi e specifici, si rimanda comunque alle linee guida nazionali, in particolar modo quelle del 2013.
L’obiettivo primario di queste linee di indirizzo è assistere gli psicologi nell’identificazione, nell’intervento e nella prevenzione dei disturbi dell’alimentazione e della nutrizione, offrendo indicazioni chiare e principi fondamentali per un efficace approccio clinico in un contesto così complesso e in continua evoluzione.