Gentile collega,
ti scrivo per informarti su alcune importanti novità in materia di procedure elettorali per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine.
Come forse saprai, entro la fine del 2023 si sarebbe dovuto votare per eleggere i componenti del nuovo Consiglio dell’Ordine, per il quadriennio successivo.
Come Ordine degli Psicologi della Regione Campania avevamo, in occasione del Consiglio di luglio, già deliberato gli impegni di spesa e le modalità organizzative per facilitare il voto democratico delle e dei colleghi, previsto per questo autunno.
Tuttavia lo scorso 3 agosto il Parlamento, convertendo in legge il DL n. 75/2023, ha introdotto un emendamento che ha previsto la prossima emanazione, da parte del Ministero della Salute, di un nuovo regolamento elettorale per il rinnovo degli organi dell'Ordine degli Psicologi.
In sintesi la nuova norma, nata per tutt’altro, stabilisce che le elezioni dovranno tenersi entro il 31 dicembre 2024.
In ragione di ciò la durata in carica di tutti i Consigli territoriali dell’Ordine è da intendersi prorogata.
Il Consiglio dell’Ordine degli Psicologi della Regione Campania avrà dunque un ulteriore anno di tempo per concludere il suo attuale mandato.
Si tratterà di mesi che utilizzeremo energicamente per proseguire e rafforzare l’importante lavoro svolto negli ultimi anni, in termini di promozione, valorizzazione e tutela della professione.
Vorrei però aggiungere alcune considerazioni personali, condivise con altri Presidenti di Ordini regionali, anche forti del Protocollo di intesa firmato per la condivisione delle best practices (per intenderci quello che ci ha consentito di attivare la piattaforma FormApp per la fruizione gratuita dei crediti ECM e tanto altro).
Pur nel pieno rispetto dell’attività del Legislatore, non posso infatti non notare come si riproponga, ancora una volta, la pessima abitudine di prorogare la durata dei mandati dei Consigli degli Ordini degli Psicologi.
Queste proroghe sono ormai una costante, tanto che negli ultimi 30 anni ci sono stati più mandati prorogati rispetto a quelli conclusi a scadenza naturale: l'anomalia che si trasforma in regola.
E il rigoroso rispetto delle regole e dei tempi del processo democratico, anche in questo caso, viene improvvisamente disatteso.
Fa molto riflettere che il CNOP, il Consiglio Nazionale dell’Ordine Psicologi rappresentato dal presidente Lazzari, non abbia fornito in merito alcun aggiornamento.
Della proroga infatti, perfino noi presidenti degli Ordini territoriali, non abbiamo saputo nulla se non per il tramite di una stringata email inviata dal CNOP la mattina stessa in cui il provvedimento veniva già posto in votazione alla Camera.
Ciò ha destato in noi stupore, incredulità e non poca amarezza.
Gli scenari sono due: il primo è che i vertici del CNOP non ne sapessero nulla, cosa che porterebbe a chiederci come sia possibile che le decisioni che riguardano la nostra comunità professionale vengano assunte dal Parlamento senza interpellare la massima istituzione di rappresentanza.
La seconda invece, per sottrazione, porterebbe a pensare che qualcuno sapesse, che qualcuno abbia perseguito una tale possibilità, senza mai condividerla con i presidenti che al CNOP rappresentano le varie regioni e le province autonome.
Inutile dire che una tale lettura finirebbe per rappresentare una grave caduta del piano fiduciario alla base dei rapporti tra il CNOP e gli Ordini territoriali.
Quale che sia la realtà, che forse appureremo nei prossimi giorni durante un Consiglio Nazionale straordinario, ci ritroviamo di fronte ad una spiacevole anomalia in relazione alle legittime aspettative della comunità professionale verso il democratico e trasparente processo di rinnovo delle istituzioni di categoria.
Qui in Campania eravamo pronti al voto.
Lo avremmo comunicato, come legge impone, al momento dell’indizione già prevista per settembre.
Abbiamo governato con passione, dedizione e senso di responsabilità, attraversando una pandemia che non ha precedenti nella storia, affinché fossero poi gli iscritti a scegliere.
E’ per questo motivo che la proroga non ci rende felici, perché ci piace pensare che la rappresentanza di certi spazi debba passare per il consenso di chi quegli spazi li vive ogni giorno.
Come un esame importante all’Università. Sei pronto ed hai studiato a più non posso.
Poi ti comunicano, a pochi giorni dall’esame, che per volere “altrui” se ne parla l’anno successivo.
Questo altrui sarebbe il Governo che, da poco insediato, avrebbe trovato modo e tempo per occuparsi delle elezioni di una categoria che ancora rappresenta la cenerentola del SSN.
E tutto accade proprio l’ultimo giorno utile, come se gli psicologi non conoscessero il valore e l’importanza imprescindibile del timing.
Detto ciò, continueremo a rappresentare la categoria senza sosta, consapevoli delle nostre reciproche necessità.
Cresceremo e rifletteremo al tempo stesso sui nostri limiti, insieme alle possibilità che un tale e peculiare periodo storico porta con se nella speranza che, chi insieme a noi rappresenta la professione a livello nazionale, rifletta.
Si fa la politica per la professione, non per professione.
Chi ha chiaro questo ha davvero a cuore ciò che rappresenta e per cui ha studiato, e sudato, tanto.
E siccome le vacanze, quelle no, non sono mai soggette a proroghe, a presto per ulteriori aggiornamenti.
Un caro saluto
Armando Cozzuto
Presidente