In relazione al fatto di cronaca avvenuto che ha coinvolto un ventiduenne di Ercolano, massacrato di botte nei pressi della stazione della Circumvesuviana da un gruppo di teppisti. La notizia si è diffusa a seguito del post che la cugina della vittima ha pubblicato su un social network, insieme al volto tumefatto del giovane, ricoverato in ospedale. Il quotidiano Metropolis ha intervistato, in merito, Antonella Bozzaotra, presidente dell'Ordine degli Psicologi della Campania.

Che cosa si innesca quando si verificano situazioni di violenza così feroce e gratuita? Quali meccanismi scattano?
«Siamo certamente davanti a situazioni di degrado sociale che investono anche le relazioni interpersonali, che portano a meccanismi di aggregazione in branco. Chiaro che il focus, l'attenzione, deve essere concentrata non sulla vittima – evidentemente scelta a caso – ma sul gruppo. E' importante capire come è organizzato, quali sono le dinamiche, chi sono i leader e quali comportamenti promuovono come "vincenti" all'interno del gruppo»

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