Il presidente dell'Ordine degli Psicologi della Campania Armando Cozzuto ospite in studio al TGR Rai Campania.

Aumentano i comportamenti devianti da parte dei minorenni, non parlo solo di rapine, scippi e violenze sessuali ma anche dell'abuso dilagante di alcol e droga. Perché?

Rispondere a questa domanda è molto complesso. C'è una riflessione da fare. L'adolescenza rappresenta un contenitore molto grande e oggi ci troviamo di fronte all'urgenza di intervenire non solo sui singoli individui, gli adolescenti, bensì sui sistemi, il sistema famiglia e il sistema scuola. Soprattutto in questo caso, le famiglie e le scuole vanno sostenute perché possano svolgere la naturale funzione di contenitore, quindi poter contenere preoccupazioni, ansie, frustrazioni, difficoltà dei nostri giovani. 

Secondo lei qual è l'intervento prioritario?

Sicuramente intervenire sulla famiglia. Spesso i genitori vengono colpevolizzati, noi ragioniamo per stereotipi – i genitori sono assenti, la scuola non funziona, i ragazzi sono sempre attaccati al loro smartphone – in realtà si può fare molto, ma bisogna trovare uno spazio nella vita di noi adulti per confrontarci con l'idea del limite e fornire a loro dei modelli. Altrimenti loro troveranno come unica alternativa quella di sfidare il limite. 

Una priorità del suo mandato

Le priorità sono tante. Se devo sceglierne una sicuramente quella di dimostrare come l'intervento psicologico possa rappresentare, nel pubblico ma non solo, non tanto una spesa ma un investimento, come dimostrano alcuni progetti, come quello dell'Enpap che ha portato alla pubblicazione del libro "Investire in psicologia – come gli psicologi fanno risparmiare la collettività". 

Viviamo in un mondo competitivo e se vogliamo che gli psicologi entrino nei processi e nelle analisi gestionali, dobbiamo dimostrare, alle istituzioni oltre che ai cittadini, che assumere psicologi conviene, che lavorare con gli psicologi può aiutare nella gestione di problemi complessi.