Carə collegə, cara collega, caro collega,
come anticipato nell’ultima newsletter inviata in occasione delle festività natalizie, e come comunicato dal CNOP nella sua newsletter nazionale agli iscritti dello scorso 23/12/2021, a seguito dell’entrata in vigore del DL 172/2021 l’Ordine è stato investito, per autonoma decisione del Governo, dell’onere di controllo sullo stato vaccinale di tutti gli iscritti (Albo A e B) a prescindere dal fatto che esercitino o meno la professione.
Onere che, per competenze diverse, fa capo al CNOP e ai Consigli territoriali.
Obbligo che, nella nuova norma, è stato reso più esplicito ed è legato alla possibilità di esercitare, in qualunque ambito e forma, la professione.
Il Decreto prevede infatti la misura della sospensione dalla professione per chi non adempie agli obblighi di protezione vaccinale.
Il DL 172/21 stabilisce anche l’obbligo della dose di richiamo (terza dose “Booster”).
La terza dose diventa infatti obbligatoria dal 151° giorno successivo alla somministrazione della seconda dose (cioè dopo 5 mesi e un giorno). In assenza della terza dose l’iscritto risulterà inadempiente e verrà sottoposto alla relativa procedura di verifica e accertamento adesso di competenza dell’Ordine.
Al termine della procedura di verifica, in caso di mancato assolvimento dell’obbligo vaccinale, verrà disposto il provvedimento di sospensione dall’esercizio della professione.
L’Ordine verificherà, per il tramite del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi, il possesso delle certificazioni verdi COVID-19 comprovanti lo stato di avvenuta vaccinazione anti SARS-CoV-2 secondo normativa.
Alcune e alcuni di voi riceveranno, nei prossimi giorni, comunicazione da parte del nostro Consiglio territoriale. L’invio di queste lettere, in tempi strettissimi, è esplicitamente stabilito dalla legge, alla quale gli Ordini non possono sottrarsi, e nelle stesse si chiede di chiarire la propria posizione rispetto alle vaccinazioni.
Dai primi dati forniti dalla piattaforma governativa risulta che un’ampia maggioranza degli Iscritti è in regola, mentre molti vengono purtroppo segnalati come “non in regola” anche per i motivi che è bene spiegare e che non tengono conto delle molteplici condizioni messe in campo per ottemperare all’obbligo.
Questo avviene perché la piattaforma PN-DCG del Ministero della Salute rileva e ci segnala come casi critici non solo coloro che non hanno effettuato la prima dose, ma anche:
- coloro che non hanno effettuato la seconda dose, pur avendola magari prenotata;
-
tutti coloro che pur avendo concluso il ciclo primario (prima e seconda dose) non risultino vaccinati al 151° giorno successivo alla seconda somministrazione e, infine,
- tutti coloro che, pur a vario titolo esentati, non sono stati registrati sul portale del Ministero.
Gli Ordini ricevono solo gli elenchi dei nominativi riferiti a tutti coloro che risultano NON in regola, senza alcuna specifica sulle diverse situazioni e fattispecie. Per questo meccanismo tali lettere di invito a produrre documentazione risulteranno spedite a colleghe e colleghi con situazioni molto diverse.
CHI NON RICEVE NESSUN INVITO A CHIARIRE NON È TENUTO AD INVIARE ALCUNA DOCUMENTAZIONE.
Solo a seguito della verifica di inosservanza dell’obbligo vaccinale, l’Ordine invierà apposita PEC con l’invito a produrre, entro 5 giorni dalla ricezione della comunicazione, uno dei seguenti documenti:
- la documentazione comprovante l’avvenuta vaccinazione (certificato vaccinale relativo al completamento del ciclo vaccinale primario e terza dose di richiamo);
-
il certificato del medico di medicina generale che attesta i motivi che giustifichino l’omissione o il differimento della vaccinazione (il certificato del MMG è necessario anche in caso di guarigione dal Covid. In quel caso l’obbligo vaccinale verrà differito e la procedura di verifica ripartirà all’atto della scadenza del green pass di guarigione);
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la documentazione comprovante la presentazione della richiesta di vaccinazione (della seconda o terza dose) da eseguirsi entro un termine non superiore a 20 giorni dalla ricezione della comunicazione da parte dell’Ordine.
Di seguito l’informativa completa sugli obblighi vaccinali:
https://oprc.it/news/obblighi-vaccinali-per-le-professioni-sanitarie-ai-sensi-del-d-l-n-172-2021/
Per il nostro Ordine si tratta dell’ennesimo e complesso adempimento (quello che le ASL a seguito del DL 44/2021 non sono riuscite a portare avanti in ben 9 mesi) che si aggiunge ai molti altri causati dal Covid-19 e che richiederà per noi un grosso carico di lavoro.
Tutto questo mentre siamo impegnati sulla regolamentazione del Servizio di Psicologia di Base, mentre lavoriamo alla piattaforma per il protocollo con la Regione per il sostegno alle famiglie con minori, mentre curiamo l’albo, la formazione ECM e lavoriamo alla tutela e ai complessi procedimenti deontologici in corso.
Come professionisti sanitari (L. 3/2018) siamo dunque chiamati ad un gesto di responsabilità nei confronti di noi stessi, della nostra categoria professionale, e di coloro di cui, in modi e contesti differenti, ci prendiamo cura.
Vi chiediamo dunque la massima comprensione e disponibilità e vi invitiamo, qualora rientraste nelle casistiche sopra riportate, a procedere con urgenza per regolarizzare la vostra posizione in merito all’obbligo vaccinale.
Uniti supereremo anche questa.
Armando Cozzuto
Presidente